Calenda e i social: come ti tolgo la libertà


Calenda, il liberale illiberale

Calenda è il politico più squallido che l'Italia possa avere al momento. Lasciando stare le idee politiche, insindacabili, Calenda sembra fare, per pura convenienza elettorale, i'illiberale. La sua ultima proposta, che manda a farsi benedire ogni principio logico e liberale, è quella di vietare i social fino ai 13 anni (sono già vietati), perché non ci sarebbe un controllo sull'età inserita dai minori. È vero, ma questo fenomeno non si può arrestare, poiché qualunque metodo di controllo sarebbe propedeutico all'aumento dell'uso dei suddetti .Un bambino, e specialmente un ragazzino di 12 anni, ci mette poco a prendere una carta di credito e bypassare i controlli, come già visto su YouTube, dove dei bambini donavano ad alcuni YouTuber centinaia di euro. Ed inoltre il progressista pulciaro de Roma vuole instaurare fino ai 15 anni il consenso dei genitori. Vi immaginate un ragazzo di 15 anni che chiede a sua madre se può navigare sui siti porno? Io no, se non in un futuro distopico in cui un partito parafascista prenda il controllo del Paese. Ma Calenda, probabilmente vuole proprio questo, il consenso del suo elettorato più conservatore, quello che vorrebbe un'opposizione "educata" (Sic) con Fratelli d'Italia. Ricordiamo che il nostro Carletto ha tra i suoi deputati l'ex forzista Andrea Cangini, quello che ha scritto cocaweb, un libro che trasuda solo disinformazione sui videogiochi, paragonandoli alla cocaina. Questo è il nuovo liberalismo, inesistente, pregno di ipocrisia insita neanche nei teocon più sfrenati. Davvero ci meritiamo tutto ciò? Io non credo. Piuttosto che parlare di Berlusconi, parliamo degli attacchi alla libertà presenti nel nostro paese. E vergognandoci di aver permesso diverse volte a persone come Calenda di avere incarichi di governo, perché per chi non lo sapesse, era anche nel governo Letta. Inoltre, credo che per un ragazzo di 12 anni sia più traumatico vedere nudo Calenda (che si è fatto immortalare al mare pancia all'aria) per un settimanale, piuttosto che Valentina Nappi. Ma forse sono strano io. Questa polemica, speriamo solitaria, è inoltre nata perché dei ragazzi di vent'anni a causa di una challenge di tiktok che prevedeva di stare diverse ore in auto, hanno ucciso un bambino di 5 anni a Roma Ma Calenda finge di non capire che gli idioti esisteranno sempre, social o meno, perché come dicono gli inglesi "Correlation is not causation". La correlazione tra due fenomeni non è quasi mai la causa degli stessi.


L'irriverente

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